Che Silvio Berlusconi non fosse stato, specie negli ultimi tempi della sua presidenza del consiglio, un grande fan dell’euro si era capito. Che però stesse progettando di portarne fuori l’Italia, sembra un po’ una ipotesi non da poco. A farla è Hans-Werner Sinn, presidente dell’istituto di ricerca Ifo-Institut, l’equivalente del nostro Istat. Lo ha fatto parlando a un convegno economico sulla crisi europea e sugli effetti dei paesi del sud dell’eurozona. Parlando in particolare dell’Italia, si è detto molto pessimista sulla capacità del nostro paese a restare nell’Unione europea. Nelle nostre condizioni sarebbero anche Francia e Grecia. Invece due anni fa l’economista tedesco dice che ci sarebbe stato un tentativo da parte di Berlusconi di portare l’Italia fuori dell’euro, ma ha mantenuto il condizionale sull’ipotesi, aggiungendo che comunque non gli portò fortuna. Un tentativo il suo abbozzato nell’autunno nel 2011 quando fu poi costretto a dare le dimissioni. Secondo un altro economista, Lorenzo Bini Smaghi in un suo recente libro, Berlusconi provò dei colloqui privati con vari leader europei per saggiare quel tentativo. Quella minaccia portò poi alle sue dimissioni. Forse a questo si riferiva Hans-Werner Sinn.



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