Novità in arrivo per i piccoli risparmiatori. Un emendamento alla Legge di stabilità approvato dalla Commissione Bilancio della Camera interviene infatti sull’imposta di bollo (a partire dal 2014), che era già prevista in aumento dallo 0,15% allo 0,2% per tutti gli strumenti finanziari (quindi portafogli titoli). La Commissione ha deciso di eliminare l’importo minimo di 34,2 euro finora esistente per l’imposta di bollo delle persone fisiche. Ciò si traduce in un risparmio (variabile a seconda dell’importo investito) per un importo fino a circa 17.000 euro. L’emendamento diminuisce, ma non cancella la regressività del bollo. Tanto per fare un esempio, un conto con un investimento in titoli da 10.000 euro finora pagava 34,20 euro, mentre dall’anno prossimo dovrà versarne 20. Se molti italiani possono contare su un piccolo risparmio in più, così non si può dire per le imprese. Lo stesso emendamento aumenta infatti il tetto massimo dell’imposta di bollo per le società. Se finora era fissato a 4.500 euro (con un’aliquota dello 0,15%), si intende portarlo a 10.000 euro (con aliquota allo 0,2%). Non cambia nulla per i conti correnti bancari e postali, dove resta l’esenzione totale per i depositi con giacenza media fino a 5.000 euro, che non verseranno alcuna imposta, mentre per tutti gli altri resta il bollo da 34,20 euro.