E’ durata dodici ore la discussione tra i ministri dell’economia dell’Unione europea. Una discussione che ha portato alla fine a un nuovo accordo che supera l’abituale posizione contraria della Germania in merito. Nell’accordo raggiunto, di cui il nostro ministro Saccomanni sottolinea l’importanza con grande soddisfazione, l’intenzione di rompere “il legame tra crisi finanziarie e crisi dei debiti pubblici”, Entrerà in vigore nel 2016. “L’accordo sul meccanismo unico di risoluzione delle banche è un risultato storico, paragonabile a un’altra storica conclusione che era quella dell’unione monetaria” ha commentato Saccomanni. In particolare, il nostro ministro dell’economia spiega come sia stato “esorcizzato il pericolo che si ripeta quello che è successo con il fallimento della banca Lehman Brothers”. Era stato il nostro governo, lo scorso 13 dicembre, a scrivere una lettera all’Unione europea in cui faceva pressioni per arrivare a questo accordo, in tal modo mettendo in difficoltà la Germania che si era invece sempre opposta. Veniva chiesto un “paracadute” mentre i tedeschi volevano che la faccenda rimanesse relegata ai singoli stati in attesa che entrasse in vigore il fondo unico di risoluzione, atteso per il 2016. Un tempo troppo lungo. Il paracadute invece permette di gestire la situazione in questo periodo di transizione e in seguito a garantire che il sistema abbia sin da oggi le risorse necessarie.