Con 350 voti a favore, 196 contrari e uno astenuto, l’Aula della Camera ha dato il primo via libera alla fiducia posta dal governo sulla legge di Stabilità. Dopo l’esame degli ordini del giorno, è in programma questa sera il voto sul provvedimento, dopo di che il testo passerà a Palazzo Madama per l’approvazione definitiva (lunedì 23 dicembre, a partire dalle 15). Intanto l’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci), guidata dal sindaco di Torino Piero Fassino, ha recentemente espresso “profonda contrarietà” a una legge che “sulla Iuc (la nuova tassa sulla casa che il prossimo anno sostituirà l’Imu, ndr) configura una secca e inaccettabile riduzione di risorse ai Comuni per circa un miliardo e mezzo di euro”. I sindaci chiedono quindi “che il governo vari nel Conisglio dei ministri del 27 dicembre un decreto correttivo. Se così non fosse si aprirà un esplicita fase di conflittualità che parte oggi con la non partecipazione Anci alla Conferenza Unificata”. Fassino ha inoltre annunciato che nella giornata di oggi scriverà al Presidente della Repubblica per chiedere un incontro, nel quale porterà “in modo autorevole e formale il profondo disagio di tutti i sindaci italiani”. Un secondo incontro “urgente” verrà successivamente chiesto al presidente del Consiglio Letta per esortarlo ad “adottare, entro fine anno, un provvedimento che consenta di assicurare ai Comuni le risorse necessarie per garantire i servizi ai cittadini”. Dall’altra parte, invece, il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, continua a difendere la manovra: “La legge di stabilità, come impostazione, è rimasta sostanzialmente invariata – ha detto ai microfoni di Radio Anch’io – per la prima volta fornisce risorse all’economia con investimenti e riduce tasse su lavoro e famiglie. Su questo c’è un’inversione di tendenza rispetto alle Finanziarie passate e rispetta gli impegni europei che un paese con un alto debito deve fare”. Saccomanni ha poi risposto alle critiche avanzate recentemente anche da Confindustria: “Abbiamo inserito strumenti a sostegno delle piccole imprese e incentivi per aiutare quelle con difficoltà di accesso al credito e anche per aiutarle a crescere”, ha precisato il numero uno di via XX settembre.