“Se la Bce avesse stampato moneta come la Fed, a quest’ora anche l’Europa segnerebbe una ripresa del Pil del 4,1%. I vertici dell’economia Ue dovrebbero essere licenziati in blocco ed essere mandati a fare i parcheggiatori nel multipiano di fronte alla Fed”. Lo afferma l’economista, politologo e saggista Edward Luttwak, commentando i dati sul Pil degli Stati Uniti da cui risulta che nel terzo trimestre 2013 è cresciuto appunto del 4,1%. Un dato che supera abbondantemente il +3,6% stimato dal dipartimento del Commercio, e che rappresenta l’aumento più sostenuto dal quarto trimestre 2011 e il secondo maggiore dalla metà del 2009.



Professor Luttwak, il +4,1% del Pil documenta che le scelte delle autorità Usa sono state azzeccate?

E’ evidente. Quando la disoccupazione giovanile supera il 9% si va in emergenza e il resto non conta. La Federal Reserve ha dunque deciso immediatamente di stampare moneta, anche se si trattava di un provvedimento che poteva presentare dei rischi o magari non funzionare. La realtà però ha dato ragione alla Fed. La disoccupazione giovanile è quanto di peggio esista dal punto di vista economico, quindi bisogna fare di tutto per contrastarla. Se Bernanke non si fosse mobilitato immediatamente per dare risposte alla crisi, il Congresso Usa avrebbe approvato una legge per abolire la Fed.



E’ bastato stampare dollari perché negli Usa si registrasse la ripresa?

Sì, ed è per questo che il cambio euro-dollaro è a 1,37. Tutti i turisti europei che in questi giorni riempiono le strade di New York sono la prova del fatto che l’euro è sopravvalutato. Gli italiani vengono qui per fare shopping, non per visitare l’Empire State Building.

Come valuta invece le misure del governo federale Usa?

Il governo federale degli Stati Uniti ha rigorosamente evitato ogni aumento di tasse. L’esatto opposto dell’Europa che ha attuato uno strangolamento fiscale di imprese e cittadini. Sotto la presidenza Obama le tasse non sono aumentate neanche di una frazione di punto, mentre c’è stato un drastico taglio della spesa pubblica dell’8,8%. Del resto il Regno Unito ha adottato le stesse politiche, tagliando la spesa dello Stato e licenziando 500mila dipendenti pubblici.



Ma così non si aumenta la disoccupazione?

No. Per ogni 100mila dipendenti statali che sono messi sulla strada, si creano 300mila nuovi posti di lavoro. Riducendo la spesa pubblica si tagliano infatti le tasse, i cittadini consumano di più e le aziende private ricominciano ad assumere. Su una spesa pubblica italiana di 800 miliardi di euro, Letta ha tagliato solo 2 miliardi, mentre se si fossero adottati i tagli di Obama pari all’8,8%, fatte le debite proporzioni, avremmo risparmiato 60 miliardi.

 

Per quali motivi l’Europa non è riuscita ad adottare misure economiche efficaci come quelle di Obama?

Quando nel 2001 fu istituita la Banca Centrale Europea ebbi un vivace scambio di idee su una rivista francese con l’allora presidente, Jean-Claude Trichet. Spiegai che il principale motivo per cui gli americani non condividevano il modo in cui era stata istituita la Bce era che non esisteva nessun organismo democratico in grado di controllarla. Al cuore dell’Europa è stata creata un’istituzione autoreferenziale e dittatoriale come il Sacro Romano Impero. Si tratta di un’anomalia politica enorme e di un attacco contro la democrazia.

 

E’ l’unica differenza di impostazione tra Bce e Fed?

La seconda differenza di impostazione è che gli americani ogni volta che c’è un problema stampano dei dollari, mentre i tedeschi sono contrari a ogni forma d’inflazione. Per il solo fatto di non volere stampare nuova moneta, non soltanto l’economia irlandese e portoghese, ma anche quella spagnola, italiana e olandese sono andate verso la spirale discendente dell’impoverimento.

 

Perché l’Italia non è riuscita a fare sentire le sue ragioni nelle sedi europee?

Perché i politici italiani sono degni del Burkina Faso, eppure vogliono tutti fare finta di essere all’altezza della Germania. L’ultima volta che gli italiani hanno voluto fare finta di essere tedeschi è stato nel 1940, e il risultato è stata la devastazione dell’Italia. Mussolini mandò gli squadroni in Belgio per bombardare l’Inghilterra, ed è così che il nostro Paese si trovò coinvolto nel conflitto. Oggi come allora per guardare la Germania senza un senso di inferiorità si deve distruggere l’economia italiana.

 

(Pietro Vernizzi)