Si è concluso il consiglio dei ministri che ha varato la riforma del calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente, cioè l’Isee. Grazie a questo calcolo si può sapere quali famiglie hanno diritto ai servizi sociali per la scuola e la sanità. Secondo le intenzioni una riforma necessaria per ovviare al problema dei cosiddetti finti poveri. Spiegando la riforma, Enrico Letta ha fatto cenno al recente scandalo dei molti studenti universitari che risultavano poveri o quasi mentre invece si recavano alle lezioni con la Ferrari di famiglia. E’ soprattutto l’autocertificazione che viene notevolmente ridotta proprio per ovviare a casi simili. I dati invece relativi al reddito complessivo verranno comunicati direttamente dall’Inps. Ha spiegato il ministro del lavoro che l’attuale sistema Isee aveva portato a “una sistematica sottodichiarazione sia del reddito (anche rispetto al reddito Irpef) sia del patrimonio”. Tra le altre misure varate l’aumento dell’importo massimo degli affitti da portare in detrazione del reddito per il calcolo del’Isee: si passa da 5165 a 7mila euro con un aumento successivo di 500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo.