Caos Finmeccanica: dopo l’arresto dell’amministratore delegato Orsi accusato di corruzione internazionale, l’azienda è travolta dalla crisi. Oggi il titolo è stato sospeso a Piazza Affari per un ribasso teorico pari al 5,07% a 4,19 euro. Già ieri in Borsa si era assistito a un crollo del titolo con un meno 7% e la situazione sembra allungarsi a tempo indefinito. Ieri si è assistito a un passaggio di oltre 31 milioni di pezzi rispetto a una media giornaliera dell’ultimo mesi di 6,3 milioni. Secondo Fitch, la situazione “riflette l’opinione che gli arresti aumentano il rischio di una frantumazione della strategia aziendale e della gestione quotidiana come pure un ritardo nel piano di ristrutturazione e vendita di asset, che resta vitale per mantenere l’attuale rating”. A versare benzina sul fuoco la notizia che l’India ha deciso di sospendere il pagamento degli elicotteri incriminati, quelli per i quali sarebbe stata pagata una tangente di 51 milioni di euro a fronte dei 500 milioni effettivi per dodici elicotteri Augusta. La tangente sarebbe servita proprio per facilitare tale vendita. Adesso giunge la notizia riportata dal Times of India che il pagamento dei 500 milioni di euro è stato congelato dal governo indiano. In una conferenza stampa poi il ministro della difesa indiana ha detto: “Se le accuse saranno confermate prenderemo la più forte azione legale possibile prevista dalla legge indiana”. Inoltre viene bloccata anche la consegna degli elicotteri fino a quando la vicenda non sarà chiarita dalla legge italiana. L’intenzione è quella di mettere Finmeccanica nella lista nera del governo e di chiudere ogni rapporto di lavoro con l’azienda italiana: cancelleremo il contratto di acquisto per i dodici elicotteri ha detto ancora il ministro indiano. Intanto sono state aperte indagini anche a livello locale per trovare chi avrebbe procurato la tangente. Non è la prima volta che l’India si trova coinvolta in situazioni analoghe: già altre sei aziende internazionali infatti sono finite nella loro lista nera. “Non possiamo tollerare alcun caso di corruzione nelle commesse per la Difesa ma neppure vogliamo prendere decisioni affrettate prima della fine dell’inchiesta” ha detto poi il ministro.
Sul caso, ma non solo questo, è intervenuto oggi Silvio Berlusconi parlando di una magistratura che con i suoi arresti a orologeria rischia di mandare “alla malora l’Italia”.