Male il prodotto interno lordo dell’Italia: lo fa sapere l’Istat con una indagine che ha preso in rassegna lo scorso anno (dove si è registrato un calo generale pari al 2,4%). I dati confermano un andamento negativo che non potrà che ripercuotersi anche nel 2013. Infatti viene comunicato che per l’anno in corso siamo davanti a un dato acquisito pari al meno 1%. Nel dettaglio, l’indagine dell’Istat svela come nell’ultimo trimestre del 2012 rispetto al trimestre precedente i principali aggregati della domanda interna abbiano registrato un calo dello 0,5% per quanto riguarda i consumi finali nazionali e dell’1,2% per quanto riguarda invece gli investimenti fissi lordi. Per quanto riguarda le importazioni siamo davanti a un calo dello 0,9% mentre le esportazioni son aumentate dello 0,3%. Il Pil ha perso poi lo 0,6% per quanto riguarda la domanda nazionale al netto delle scorte. Dato positivo invece per quanto riguarda l’estero dove la domanda ha registrato un saldo positivo al Pil pari allo 0,4%. L’indagine ha poi toccato anche altri aspetti, ad esempio il tasso di occupazione che nel 2011 nella categoria compresa fra i 20 e i 64 anni è sceso al 61,2% quando nel 2008 era del 63%. In questo senso l’Italia sarebbe davanti soltanto a paesi come Ungheria e Grecia. Per quanto riguarda i lavoratori, si fa notare che ben due milioni e mezzo sono i lavoratori irregolari. Mentre un giovane su quattro non frequenta le scuole e non lavora neppure.