Attualmente il rating di Moody’s sull’Italia è a due gradini dal livello “junk”, cioè spazzatura. Adesso, mentre Pier Luigi Bersani tenta di formare il nuovo governo, l’agenzia di rating fa sapere che ciò che emergerà dalle consultazioni verrà preso fortemente in considerazione. Lo ha confermato Dietmar Hornung, analista responsabile per l’Italia dell’agenzia americana, in una recente intervista alla Reuters. “Abbiamo un outlook negativo sul rating Baa2 dell’Italia”, ha detto. “Nel breve termine guardiamo al tentativo di Bersani di formare un governo e alle implicazioni sul profilo di credito”. Il giudizio di Moody’s sull’Italia, inoltre, dipenderà molto anche dall’andamento dell’economia quest’anno e il prossimo. “Da un prospettiva di fondo”, dichiara ancora Hornung alla Reuters, “la traiettoria del merito di credito dell’Italia sarà fino a un certo punto una funzione dell’evoluzione della crescita nella parte rimanente di quest’anno e del prossimo”. Se non dovesse essere confermata la previsione di una leggera crescita del Pil nel 2014, “e chiaramente l’attuale situazione a livello di zona euro e in Italia stanno fornendo venti contrari, questo potrebbe avere un impatto attraverso diversi canali sul merito di credito dell’Italia”. Hornung conclude dicendo che “l’outlook di Moody’s sul sistema bancario in Italia è negativo a causa del ristretto accesso al funding di mercato, che si aggiunge al prolungato deterioramento della qualità degli asset e della profittabilità, che sono tutte fonti di preoccupazione”.