Sembra un paradosso, ma c’era da aspettarselo. Lo spread, sin qui, ha penalizzato l’Italia, che è stata costretta a rifinanziare il proprio debito a tassi decisamente onerosi per rendere i propri titoli appetibili agli investitori. La Germania, al contrario, ha continuato, in questa fase, a emettere bond a tassi vicini allo zero. Ma un Paese non è costituito solamente dallo Stato. E’ accaduto, come denuncia l’Eiopa, l’authority europea delle polizze, che la compagnie assicurative tedesche hanno iniziato a trovarsi in grave difficoltà. Se i rendimenti bassi convengono a chi emette, non si può dire, altrettanto, di chi compra. Ovviamente. Salvo il fatto che si tratta di titoli garantiti. Ma ad un’assicurazione questo non è sufficiente. Spesso, infatti, i tassi delle polizze a vita superano di gran lunga quelli dei titoli che la compagnia possiede in portafogli. Si tratta di moltissimi titoli. Ma se le rendite finanziarie sono inferiori ai tassi delle polizze vite – ma anche delle polizze danni – siamo di fornte ad un grosso problema. L’Eiopa, addirittura, ha accennato a scenari catastrofici, analoghi a quelli del secolo scorso quando, in una situazione analoga, fallirono moltissimi assicuratori. E se, come afferma uno studio condotto da Sigma-Swiss Re, il tasso medio di una polizza si attesta sull’1,75 per cento mentre il bund decennale sull’1,4, non resta che un’alternativa sulla quale molti analisti del settore concordano: comprare Btp italiani.