Non ci andrà, ma se il Movimento 5 Stelle dovesse andare al governo, siamo in grado di ipotizzare le sue linee di politica fiscale per i prossimi anni. Mauro Gallegati, considerato l’economista di riferimento del comico genovese, intervistato da Italia Oggi ha elencato una serie di misure che dovrebbero modificare radicalmente la materia. Le aliquote diventerebbero solamente due, la massima sarebbe del 35%. Sarebbe introdotta, inoltre, una patrimoniale sui patrimoni superiori ai dieci milioni di euro pari al cinque per mille. Andrebbe, inoltre, esteso il campo d’azione della Tobin Tax, mentre, come in tanti ormai vanno sostenendo in tutto il mondo, si dovrebbe procedere alla separazione tra le banche d’affari e quelle tradizionali. Secondo il professore, che è stato allievo del premio Nobel Joseph Stiglitz, sarebbe necessario prendere in considerazione anche l’ipotesi di un’Europa a due velocità, con un euro forte tedesco e uno svalutato per i Paesi del Mediterraneo. Gallegati, che in ogni caso ci ha tenuto a precisare che non parla a nome dell’M5S, ha anche spiegato la proposta del reddito di cittadinanza garantito: si tratterebbe di mille euro al mese per tre anni per i lavoratori disoccupati. A chi gli ha chiesto dove potrebbero esser prese le risorse, ha risposto che, in fondo, si tratta di 20-25 miliardi di euro. Che, più o meno, equivale all’ammontare della cassa integrazione. Si tratterebbe, in sostanza, di una semplice modifica della destinazione d’uso.