In assenza di un governo stabile in grado di sbloccare l’attuale situazione di stallo, la prevista ripresa economica italiana continuerà inesorabilmente ad allontanarsi. A dirlo è Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, a margine dell’intervento odierno presso il polo fieristico di Rho-Pero al Salone internazionale del mobile. Il rischio maggiore, ha fatto sapere il numero uno degli industriali, è quello “di non agganciare la ripresa che ci sarà in Europa nella seconda parte dell’anno, ed è un fatto piuttosto grave”. L’Italia deve quindi essere in grado di costituire “un governo di uomini di buona volontà che si rendano conto che la situazione economica è drammatica”, perché “non c’è più tempo da perdere – ha ammonito Squinzi – come dice la pagina pubblicitaria che oggi Confindustria ha pubblicato su tutti i giornali, il tempo è scaduto”. Il leader di viale dell’Astronomia si è anche detto deluso dal decreto che sblocca il pagamento dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica amministrazione. “Non è quello che ci aspettavamo – ha detto – Ci aspettavamo un pochino più di coraggio. Se non tiriamo fuori il coraggio, il Paese continuerà a essere in grande difficoltà”. Una difficoltà confermata anche oggi dai recenti dati Istat relativi alla produzione industriale, in calo nel mese di febbraio dello 0,8% su gennaio, mentre su base annua (rispetto allo stesso mese del 2012) la flessione è stata del 3,8%. Si tratta del diciottesimo ribasso consecutivo.



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