L’Italia non contagia nessuno. Mario Monti replica duramente al commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, dopo che la Commissione europea ha ipotizzato nella giornata di ieri un rischio contagio da parte dell’Italia nei confronti degli altri Stati membri. “Il debito elevato resta un grave problema dell’Italia – hanno fatto sapere da Bruxelles – che è sempre vulnerabile ai repentini cambiamenti dei mercati e permane quindi il rischio di contagio al resto della zona Euro, se si dovesse intensificare nuovamente la pressione sul debito italiano”. “La persistente debolezza strutturale ha ridotto la capacità italiana di assorbire gli shock economici, la condizione finanziaria resta fragile e le prospettive di crescita a medio termine restano condizionate”, si legge ancora nel rapporto Ue. Il monito della Commissione europea coinvolge però anche le banche italiane, sempre più deboli. Come sostiene l’esecutivo Ue, “la resistenza del settore bancario italiano si è seriamente indebolita dalla metà del 2011 minando la capacità delle banche di sostenere l’attività economica e gli aggiustamenti”. Inoltre  ”la perdita di accesso delle banche italiane al mercato interbancario mondiale a seguito dell’espandersi all’Italia della crisi del debito sovrano dell’eurozona ha accresciuto in modo significativo la dipendenza dal rifinanziamento dell’ eurosistema”.



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