E’ ancora un anno di sofferenza, stando alle stime del Fondo monetario internazionale, il 2013. L’economia italiana infatti sarebbe destinata ancora alla contrzione e alla decrescita, uno spiraglio di luce si avrà solo nel 2014 con il ritorno a una crescita seppur modesta pari allo 0,5% in più. Per quanto riguarda l’anno in corso invece le stime sono impietose: il Pil è destinato a scendere dell’1,5% (nel 2012 era sceso del 2,4%); il tasso di disoccupazione invece sale, del 12%, mentre nel 2012 era salito del 10,6%. Salirà ancora nel 2014, toccando il + 12,4%. Il Fondo monetario spiega questo quadro con le incertezze politiche del nostro paese, che pesano anche sulla ripresa globale dell’eurozona: “rischi legati soprattutto agli sviluppi nell’area euro, incluse le incertezze per le ricadute dagli eventi a Cipro e la politica in Italia”. Peggio di noi solo la Spagna: il Pil del paese iberico infatti nel corso del 2013 è destinato a scendere dell’1,6% mentre nel 2014 avrà una crescita dello 0,7%. Per quanto riguarda invece le stime a livello mondiale, si pensa che il PIl mondiale nel 2013 crescerà del 3,3%: a gennaio si pensava a una crescita del 3,5%. Nel 2014 si arriverà invece a una crescita del 4%.