Nonostante l’instabile situazione politica e il pessimo esito delle consultazioni per la formazione del nuovo governo, a Piazza Affari non si registra quel tracollo che poteva essere immaginato dopo il fine settimana pasquale. L’avvio di seduta è debole, ma non disastroso: il Ftse Mib cede lo 0,63%, mentre le Borse europee risultano essere addirittura in leggero rialzo. Prima dell’incontro tra il governo cipriota e i rappresentanti della Ue e dell’Fmi, infatti, Londra, Parigi e Francoforte fanno registrare un +0,4%. Migliora anche lo spread tra btp e bund, che dopo un lieve rialzo, scende fino a quota 340 punti base. L’avvio poco convincente di Piazza Affari proviene principalmente dalle pesanti flessioni dei titoli bancari: Monte dei Paschi perde il 5,24% dopo la notizia del maxi buco da 3,17 miliardi di euro con cui ha chiuso il 2012, ma vanno male anche tutti gli altri, come Bpm (-2,22%), Unicredit (-2,10%) e Bper (-2,09%). L’euro risulta stabile sui mercati internazionali, al momento a quota 1,2857 dollari (+0,06%), anche se la moneta unica perde terreno contro lo yen (-0,3% a 119,2), rafforzatosi anche rispetto al dollaro (+0,2%). Male anche la borsa di Tokyo, in calo dell’1,08%, mentre viaggiano intorno alla parità Sydney (+0,38%), Singapore (+0,18%) e Hong Kong (+0,08%).



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