Anche i sindacati si dicono contrati alla cancellazione dell’Imu. Parlando anche a nome di Cisl e Uil, il segretario della Cgil Susanna Camusso ha spiegato chiaramente che “non va bene l’idea che si abolisca tout court l’Imu sulla prima casa”, perché altrimenti “vengono sottratte risorse a politiche più necessarie”. Intervenendo a margine della riunione degli esecutivi di Cgil, Cisl e Uil, la Camusso ha aggiunto che “bisogna scegliere e dire che si difendono le persone con una sola casa, non chi ha 20 ville e 37 appartamenti, e con valore basso”. Inoltre “c’è bisogno di mettere dei cerotti alle emergenze costruite dai precedenti governi e di impostare una linea di politica economica che potrei sintetizzare in ridistribuire il reddito, ridistribuire il lavoro”. Anche nel documento delle tre organizzazione sindacali, approvato durante la riunione tenutasi nella giornata di oggi,  si chiede di definire ”la riforma dell’Imu, esonerando solo i possessori di un’unica abitazione, con un tetto riferito al valore dell’immobile”. Diametralmente opposta la posizione del Pdl, espressa di recente da Silvio Berlusconi il quale si è detto “fiducioso” sia sull’abrogazione dell’Imu per il futuro che sulla restituzione della tassa pagata dai cittadini nel 2012. Altrimenti, ha detto il Cavaliere, “non sosterremmo un governo che non attua queste misure né lo sosterremmo dall’esterno. Abbiamo preso un impegno con gli elettori e vogliamo mantenerlo”.



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