Introdotta dalla legge numero 214 del 22 dicembre 2011, la Tares (Tariffa Rifiuti e Servizi) è una tassa di scopo volta a reperire per coprire i costi del servizio della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, dell’illuminazione e di altri servizi comunali. Interessa chiunque possieda locali in cui, potenzialmente, possono essere prodotti rifiuti. Viene calcolata in base alla metratura delle abitazioni e del numero di componenti della famiglia (vengono, ovviamente, penalizzate quelle numerose) e sostituisce la Tarsu e la Tia. Rispetto alla precedenti tariffe, comporterà un aumento medio di circa 30 centesimi al metro quadro che le amministrazioni comunali potranno aumentare a 40. Secondo la Uil, ogni famiglia media dovrà sborsare circa 92 euro. Si pagherà attraverso il sistema Mav, un bollettino che sarà inviato a casa. Il conguaglio finale, invece, sarà pagato con un apposito bollettino postale o con il modello F24. Suddivisa in quattro rate, la prima sarebbe dovuta essere pagata a gennaio. Alcuni provvedimenti successivi l’hanno fatta slittare prima ad aprile, poi a luglio e, infine, a dicembre. Sino ad allora, quindi, resteranno in vigore i precedenti sistemi di tassazione.