Qualcuno ha dato loro tutte le colpe per l’austerità applicata in Europa, ma anche in Italia, nell’ultimo periodo. L’austerity che significa tagli e tasse come unico modo per uscire dalla crisi economica. Sono due studiosi americani, Reinhart e Rogoff, la cui teoria in pratica si può ridurre con questa definizione: “un rapporto debito/Pil sopra il 90% porta automaticamente a un declino economico” In molti ultimamente contestano o le loro teorie, ma ha fatto scalpore lo scambio quasi in forma di rissa di pareri tra il premio Nobel per l’economia Paul Krugman e i due studiosi. Incivile, è quanto i due gli hanno detto dopo un suo articolo sul New York Times. Come si sa, le teorie dei due studiosi sono state contestate anche da un giovane studente della Amherst University che avrebbe trovato nelle teorie dell’austerità un vero e proprio errore: loro hanno riconosciuto l’errore ma hanno continuato a sostenere la loro teoria. Secondo Krugman “C’è molta differenza fra l’affermazione secondo cui “Nazioni con un debito superiore al 90% del Pil hanno una crescita minore rispetto ad altri Paesi con un debito al di sotto del 90% del GDP e la dichiarazione La crescita cade drasticamente quando il debito eccede il 90% del Pil”. La prima affermazione sarebbe vera, ha detto, ma la seconda non lo è.