Finalmente è arrivata anche l’ufficialità. Dopo le prime anticipazioni di questa mattina del vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, e del Commissario agli Affari Economici, Olli Rehn, è stato confermato che la Commissione Ue ha chiesto di abrogare la procedura per deficit eccessivo contro l’Italia (insieme a Lettonia, Lituania, Romania e Ungheria). La Commissione ha ricordato che la procedura per deficit eccessivo (Edp) era stata aperta nei confronti dell’Italia nel 2009, dopo che i conti pubblici avevano sforato il tetto del 3% del rapporto deficit/Pil stabilito dal Trattato di Maastricht. Adesso, però, il nostro Paese deve “assicurare che il deficit resti sotto il 3% nel 2013, perseguire l’aggiustamento strutturale a un ritmo appropriato e attraverso un consolidamento favorevole alla crescita in modo da raggiungere gli obiettivi di medio termine a partire dal 2014”. Da Bruxelles arriva anche l’esortazione a “realizzare i surplus primari previsti” per far scendere il debito e a “perseverare gli sforzi di spending review a tutti i livelli di governo”. Già questa mattina, la Commissione Ue aveva raccomandato ai ministri finanziari europei di chiudere la procedura a carico dell’Italia. Ad annunciarlo era stato Antonio Tajani su Twitter, mentre la riunione della Commissione era ancora in corso: “Raccomandazione per una decisione del Consiglio che abroga la decisione sull’esistenza di un deficit eccessivo in Italia”, scriveva il vicepresidente della Commissione Ue.