In attesa degli effetti del nuovo redditometro, lo strumento di lotta all’evasione fiscale messo a punto dall’Agenzia delle Entrate, è pronto a fare il proprio debutto il cosiddetto “riccometro”. Si tratta sostanzialmente del nuovo Isee, l’Indicatore della situazione economica equivalente delle famiglie, attraverso cui sarà possibile valutare se un nucleo familiare ha diritto o no di accedere a diverse prestazioni sociali agevolate, come asili nido, mense scolastiche, assegni di maternità, disabilità, bollette della luce e tasse universitarie. Un nuovo strumento, quindi, con cui si intende scoprire e sanzionare i “furbetti” che abusano dei servizi sociali e usufruiscono di servizi che in realtà non potrebbero avere, “rubandoli” di conseguenza a chi invece ne ha davvero bisogno. Attraverso il “riccometro” è possibile stilare una sorta di graduatoria, dalle famiglie più povere a quelle più ricche, per capire chi può accedere a determinati servizi e quanto li pagherà: si terrà dunque conto di tutti gli immobili, anche all’estero, e di tutte le azioni e i titoli che si possiedono in portafoglio.



“Il nuovo Isee mette l’Italia all’avanguardia in Europa. Mi auguro che il Parlamento si esprima al più presto”, ha fatto sapere il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, il quale ha aggiunto che “ogni giorno in più che passa è un giorno in più di ingiustizia”. Sulla stessa linea anche Graziano Delrio, ministro degli Affari regionali, secondo cui “l’Isee è uno strumento di equità e giustizia che permette di uscire dal vizio molto italiano di chi non pensa che, se si usufruisce di prestazioni agevolate non avendone diritto, si toglie questo diritto a qualcun altro”.

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