Con una mossa dell’ultimo secondo, il governo ha fatto slittare al 16 ottobre prossimo il versamento della Tobin Tax, l’imposta sulle compravendite, le operazioni con strumenti derivati e le operazioni ad alta frequenza che riguardano titoli azionari italiani. Inserendo una norma nel cosiddetto “Decreto del fare”, il pagamento della tassa sul trasferimento della proprietà di azioni e di altri strumenti finanziari, in scadenza il prossimo 16 luglio, viene dunque spostato di tre mesi insieme a tutte le operazioni regolate a decorrere dal primo marzo 2013 e negoziate dopo il 28 febbraio scorso. A causare il ritardo è sostanzialmente un problema della macchina organizzativa: ad oggi, infatti, mancano ancora le indicazioni sui criteri e le modalità di versamento della Tobin tax che L’Agenzia delle Entrate avrebbe dovuto definire attraverso un apposito provvedimento entro la scadenza estiva. Come riporta il Sole 24 Ore, infatti, entro il 16 luglio gli intermediari avrebbero dovuto corrispondere la Tobin tax applicando per il solo 2013 un’aliquota dello 0,22%, ridotta invece allo 0,12 per cento per i trasferimenti che avvengono in mercati regolamentati e sistemi multilaterali di negoziazione. A mancare, inoltre, sono le modalità con cui gli intermediari, una volta raccolta l’imposta per conto dei clienti sulle transizioni finanziarie, possano regolare il tutto con la Società di Gestione Accentrata.



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