Il governo tenta di dare un po’ di fiato all’economia partendo dall’edilizia, uno dei principali comparti del nostro sistema produttivo e tra quelli maggiormente colpiti dalla congiuntura economica sfavorevole. Con il decreto approvato venerdì scorso dal Consiglio dei ministri, viene confermata la maggiorazione dal 36% al 50% sui lavori di ristrutturazione, e prorogata fino al 31 dicembre 2013. Inoltre, il bonus sugli interventi ecologici sale dal 55% al 65%. Questa volta, infine, è compreso nel pacchetto uno sgravio sui mobili. Alberto Macchi, geometra, ci spiega nel dettaglio le misure varate.
«Si tratta di un intervento importante volto, anzitutto, a smuovere gli indecisi. Chi non poteva permettersi il lavoro di ristrutturazione prima, non potrà permetterselo neanche adesso. Chi, tuttavia, stava tentennando, ora ha una buona ragione in più per prendere una decisione».
«Il pacchetto 20-20-20 approvato dall’Unione europea prevede che entro il 2020 siano ridotte le emissioni di gas serra del 20%, sia innalzata al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e portato al 20% il risparmio energetico. Fallire nell’impresa costerebbe, in termini di sanzioni, molto di più delle risorse destinate agli incentivi. Inoltre, gli incentivi, promuovendo i consumi nel mercato dell’edilizia, contribuiscono a sbloccare il settore. Che, in Italia, dispone della filiera produttiva più estesa ed è stato uno tra quelli maggiormente colpiti dalla crisi. Se l’edilizia si riprende, i guadagni degli operatori del campo si traducono in maggiore base imponibile e, di conseguenza, in maggiore gettito fiscale per lo Stato. Gli eventuali nuovi occupati, inoltre, sono fonti di tassazione Irpef».
Bonus energetico 65% – «Dal primo luglio prossimo, fino al 31 dicembre 2013, i lavori che determineranno, nelle singole abitazioni, un risparmio energetico godranno di un agevolazione fiscale del 65%. In questo caso, l’incentivo viene maggiorato rispetto al 55% previsto in precedenza. Se i lavori sono effettuati a livello condominale, si avrà tempo fino al 30 giugno 2014». Sono tuttavia previste modifiche rispetto all’attuale bonus, per cui non tutti i tipi di interventi saranno “coperti”. Occorrerà quindi attendere maggiori dettagli in merito e informarsi nel caso prima di cominciare i lavori.
Ristrutturazioni edilizia – «Sono prorogate di sei mesi le detrazioni per i lavori di ristrutturazione. Il bonus è stato confermato al 50%, fino a una spesa di 96 mila euro. Si avrà tempo sino al 31 dicembre 2014».
Bonus Mobili – «Si tratta di una novità: anche i mobili acquistati godranno della detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie. Il tetto di spesa massima è di 10mila euro, mentre l’acquisto dovrà essere necessariamente correlato al lavoro di ristrutturazione. Se un cittadino avrà rifatto, per esempio, la cucina, non potrà godere dell’incentivo per l’acquisto di un letto matrimoniale».
– «La spesa dovrà essere necessariamente effettuata con un bonifico. Sarà necessario indicare, in esso, la causale dell’intervento e la partita Iva dell’azienda e il codice fiscale del committente. Per l’ottenimento del bonus fa fede la data del bonifico (che per ottenere i nuovi bonus sarà possibile effettuare a partire dal primo luglio) e non quella, per esempio, di inizio e fine dei lavori. Per tutte le altre pratiche (documentazione all’Asl, fatture, documentazione edilizia, ecc…), non dovrebbero esserci problemi di alcun tipo: tutti i lavori di questo genere, normalmente, non sono effettuabili in autonomia. Occorre affidarsi a dei professionisti. Fa parte del loro lavoro sapere di quale documentazione c’è bisogno ed entro quando presentarla. Tanto più se si tratta di un intervento condominale. In quel caso, si dovrà occupare di tutte la pratiche l’amministratore di condominio».
(Paolo Nessi)