Il governo ferma l’aumento dell’Iva e stoppa l’Imu: tutto bene? Non esattamente, perché da una parte o dall’altra i soldi devono entrare nelle sempre affamate casse dello stato E’ il caso dell’aumento annunciato per quanto riguarda le sigarette elettroniche: un tempo si andava sempre a colpire le sigarette al tabacco, adesso visto il fiorente business della nuova sigaretta si comincia a colpire lì. Sono le micro tasse o pocket tax, quelle che colpiscono direttamente le tasche dei cittadini quasi senza accorgersene. Tornando alla e-cig, è prevista una imposta pari al 58,5%. Non solo: aumentano le imposte sulle macchinette degli uffici o delle scuole, quelle per la pausa caffè o la merendina che passano dal 4 al 10%. Non è esclusa l’editoria: i giornali con allegato gadget che tanto va di moda saranno sottoposti a una aliquota straordinaria del 21% quando prima era solo del 4%. Dell’aumento delle marche da bollo si è già parlato: da 1,81 euro a 2 euro, quella da 14,62 a 16 euro. Un incasso sicuro di quasi duecento milioni di euro. E in arrivo è anche una mini tassa sulla benzina…



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