Gli italiani possessori di immobili hanno ancora pochi giorni per effettuare il pagamento dell’Imu. Ovviamente, non quello relativo alle prime case. La sospensione della rata, infatti, era la condizione necessaria affinché il Pdl entrasse a far parte del governo di larghe intese e il principale impegno con i propri elettori. Se il provvedimento di rinvio non fosse stato emanato, l’esecutivo guidato da Gianni Letta, probabilmente, non avrebbe avuto vita lunga. Resta il fatto che, dal versamento dell’acconto, sono esentati esclusivamente i proprietari di prime abitazioni. Tutti gli altri dovranno affrettarsi. Valeriano Canepari, presidente del Caf Cisl e coordinatore nazionale della Consulta dei Caf, ci spiega in cosa consistono gli adempimenti necessari.
Chi non paga – La prima rata dell’Imu sulla prima casa non si paga. C’è un provvedimento legislativo che, in tal senso, fa chiarezza. Non si paga, inoltre, la prima pertinenza (garage, cantina, ecc.) sulla prima casa. Sono esentate anche le persone che abitano nelle cooperative a proprietà indivisa e chi abita nelle case popolari.
Chi paga – L’imu va pagata sulle prime case se queste sono abitazioni di lusso. Va pagata, inoltre, su tutti gli altri tipi di immobili: capannoni, fabbricati industriali, uffici, negozi, esercizi commerciali e via dicendo.
Entro quando bisogna versare l’acconto – Entro il 17 giugno.
A quanto ammonta l’aliquota – Finora, sono solo 1400 i Comuni che hanno deliberato le nuove aliquote. Dietro nostra sollecitazione, quindi, c’è stato un chiarimento del Dipartimento politiche fiscali del ministero dell’Economia volto a facilitare il pagamento: le aliquote di riferimento restano quelle dell’anno scorso. Il cittadino, quindi, non dovrà fare altro che prendere l’importo versato nel 2012 e dividerlo per due. L’acconto, infatti, corrisponde al 50% della cifra totale.
Come si paga – Occorre dotarsi del modello F24 e compilarlo con i codici disponibili sul sito dell’Agenzia dell’entrate. In seguito, il modello va presentato in posta o in banca dove si provvederà al pagamento.
Quando sarà da pagare la prossima rata – In teoria, il saldo va pagato entro il 17 dicembre. Tuttavia, il governo ha manifestato la volontà di modificare, entro 31 agosto, la fiscalità sugli immobili. Resta da capire quali saranno i criteri, gli importi, e le scadenze fissati dalla nuova disposizione normativa. Nella malaugurata ipotesi (decisamente improbabile, considerando gli impegni che il governo si è preso) che non venga emanata una nuova normativa, si tornerà, semplicemente, alla precedente situazione.
Cosa succede in caso di mancanza di un provvedimento sulla prima casa – Nel caso in cui il governo non legiferi modificando la disciplina relativa all’Imu sulla prima abitazione, i cittadini, a dicembre, dovranno versare l’importo totale. Non bisogna dimenticare, infatti, che a giugno la prima rata non è sta abolita ma, semplicemente, rinviata. In generale, chi ha versato l’acconto, paga il saldo a dicembre, chi non ha versato nulla, a dicembre versa sia il saldo che l’acconto. Anche in tal caso, tuttavia, la possibilità che questo accada è molto improbabile, considerando le dichiarazioni d’intenti piuttosto convinte del governo.
(Paolo Nessi)