Dal blog di Beppe Grillo proviene l’ennesima proposta che, con ogni probabilità, farà storcere il naso alla maggior parte degli osservatori. Per chi scrive, l’unica possibilità di salvezza è la ristrutturazione del debito pubblico, ovvero la rinegoziazione delle condizioni con le quali, inizialmente, il debito è stato contratto al fine di renderle più soft per il debitore. Per il blog, non c’è alternativa, dal momento che il nostro debito cresce a ritmi insostenibili, così come il deficit e gli interessi sui titoli di Stato. Ora, non potendo emettere moneta e svalutare, non ci resta che «estendere i termini di restituzione del capitale impegnato, diluire gli interessi nel tempo, contrattare anche a costo di battere i pugni sul tavolo con la Merkel e pretendere, ad esempio, l’istituzione degli eurobond con il rischio dei singoli Paesi trasferito su base europea». Oltretutto, la strategia italiana di far ricomprare debito dalle nostre banche sarebbe suicida. Secondo l’autore del post, se i francesi e tedeschi lo avevano comprato all’epoca, è perché gli conveniva. Una volta che l’avremo riacquistato, «saremo lasciati al nostro destino. Oggi disponiamo ancora un potere negoziale, in mano abbiamo una pistola carica. Domani sarà troppo tardi».