Il Piemonte condannato dal tribunale inglese. Si tratta del caso relativo a una serie di derivati sul prestito obbligazionario da 1,85 miliardi emesso nel 2006 e per cui la Regione aveva costruito con tre banche i derivati stessi. Ne 2012 la regione aveva interrotto il pagamento delle rate semestrali di ammortamento del prestito obbligazionario e le banche hanno fatto ricorso alla corte di Londra che adesso ha emesso la condanna. Ma la Regione non è d’accordo. Secondo l’assessore al bilancio regionale si tratta di una decisione solo interlocutoria: “si sta valutando l’eventuale impugnazione della decisione della corte di Londra in relazione alla vicenda dei derivati”. Il pagamento deciso dalla corte  di 36 milioni di euro è di versare a Dexia e Intesa San Paolo. Per il giudice che ha emesso la condanna, il Piemonte non ha replicato in tempo alle richieste di rimborso mentre le accuse alle banche di aver agito in modo scorretto nella vendita dei derivati sono state definite vaghe e oscure. C’era anche una terza banca coinvolta, Merrill Lynch con cui a giugno il Piemonte aveva chiuso il contenzioso con un accordo transattivo di cui non si conosce il valore economico. 



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