La Banca d’Italia sta conducendo delle ispezioni nei confronti dei principali istituti italiani. Per 8 di essi, le verifiche sono state estese anche all’intero portafoglio dei crediti, e non soltanto ai prestiti deteriorati. La operazioni procederanno, fa sapere Via Nazionale, per tutto il 2013. Prossimamente, inoltre, sarà messa a punto un’indagine sulla qualità degli attivi. Tale monitoraggio viene effettuato in vista dell’unificazione bancaria. Il processo comunitario sta premendo su tutti gli istituti centrali nazionali affinché potenzino le proprie attività investigative. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, i controlli avrebbero portato a scoprire carenze strutturali e di organizzazione, specie nella scelta dei criteri per selezionare i beni in garanzia, circostanza che potrebbe portare alla vendita di assets. Tuttavia, stando a quanto riferisce il Sole 24 Ore, le nostre banche denotano uno stato di salute complessivamente migliore di quello di molti loro concorrenti europei. Resta il fatto che Palazzo Kock ha invitato ad alzare significativamente il livello di copertura delle sofferenze, e ha fatto sapere che seguirà da vicino la messa in campo di misure correttive addizionali che i gruppi bancari adotteranno.



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