Enrico Letta lo aveva detto in un suo recente discorso: gli evasori fiscali con noi non avranno vita facile. Da oggi è operativo il nuovo redditometro, studiato appositamente per andare a trovare chi le tasse le evade. Il direttore dell’agenzia delle entrate Befera ha inviato ieri la circolare operativa ai suoi uffici dicendo che sin da subito si possono cominciare le rilevazioni su quei contribuenti considerati a rischio evasione, cominciando dai redditi del 2009. Ma cosa è il redditometro? Si tratta di un meccanismo di determinazione del reddito calcolando le spese sostenute dal cittadino.Facendo il paragone fra quando il cittadino dichiara allo stato e le spese e il tenore di vita, che in gran parte sono noti allo stato, si calcolerà il vero livello di versamenti fiscali. In pratica sei si supera del 20% attraverso elementi certi la dichiarazione fiscale e il tenore di vita si procede a verificare con il contribuente cosa sia successo. Il fisco cioè potrà chiedere di pagare una diversa dichiarazione dei redditi rispetto a quella già versata. Se ad esempio il fisco è a conoscenza che il cittadino possiede barche di lusso, case di lusso e altro ancora e ha fatto una dichiarazione dei redditi che ha uno scarto superiore al 20% rispetto alle proprie possibilità effettive il contribuente dovrà presentarsi al fisco e spiegare il perché. Non vengono inserite nel controllo le spese cosiddette per i beni di uso corrente, già calcolate dal redditometro sulla spesa media Istat. Sono offerte garanzie sostanziali al cittadino: ci saranno infatti due livelli di constatazione, un doppio contraddittorio prima di procedere con eventuali multe e richieste di pagamento. Ad esempio certe spese si potranno dimostrare tramite redditi maturati in anni differenti oppure già soggette a imposta o anche che le abbiano effettuate terzi. Se gli agenti del fisco non saranno convinti, si affronterà una seconda indagine attraverso cui presentare prove più convincenti. Se ancora le prove non saranno giudicate positive, si procederà con il pagamento della differenza ritenuta reale: entro quindici giorni si avrà diritto a sanzioni ridotte, altrimenti si potrà aprire un contenzioso tramite la giustizia tributaria. 



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