Se il governo esulta per l’abolizione dell’Imu per il 2013, lo stesso non fanno le associazioni dei consumatori e degli inquilini. Codacons, Unione Inquilini e Aduc, infatti, hanno definito la cancellazione dell’imposta sulla prima casa “una presa in giro” e l’introduzione della nuova Service Tax, che dovrebbe accorpare anche la Tares, “una stangata” che andrà a colpire solamente gli affittuari. Il governo “prende in giro gli italiani, dato che dà una cosa con la mano destra e se la riprende con la sinistra – sostiene il Codacons -. Con la mano destra toglie l’Imu e con la sinistra si riprende i soldi con la service tax, il cui nome più giusto è Taser, considerato che rischia di paralizzare definitivamente le famiglie già sul lastrico”. Proprio questa nuova imposta, infatti, rischia di colpire “anche quel 18% di famiglie residenti che paga un canone d’affitto, ossia la categoria già più penalizzata e svantaggiata d’Italia, visto che ai fini Irpef sono sempre stati considerati praticamente uguali ai proprietari di casa, pur dovendo destinare gran parte del loro reddito all’affitto. Insomma i proprietari risparmieranno grazie ai soldi dei loro inquilini”. Anche secondo Federconsumatori il vero problema è “come trovare la copertura per la seconda tranche e, soprattutto, come sarà modulata la service tax in arrivo nel 2014. Non vorremmo, infatti, che si trattasse dell’ennesimo escamotage far pagare l’Imu sotto mentite spoglie”. Secca la reazione del segretario dell’Aduc, Primo Mastrantoni, secondo cui con l’abolizione dell’Imu e l’introduzione della Service Tax “non cambierà praticamente nulla per il cittadino contribuente”.