Caduta l’Imu, arrivano un bel po’ di tasse nuove. E’ quello che si deduce andando a spulciare tra quanto ha deciso il consiglio dei ministri. Oltre alla service taxi infatti, che in pratica prenderà il posto dell’Imu, nel 2014 ci sarà anche la Taser. Si tratta dell’imposta sui servizi comunali che, come ha spiegato il governo, è ispirata ai principi del federalismo fiscale. Prenderà il posto della Tares e i soldi andranno direttamente ai comuni. La tassazione si effettuerà su rifiuti e servizi indivisibili. Benissimo, tutto a posto? Non proprio, perché il nome scelto per la nuova imposta sta scatenando commenti divertiti e battute sul social network twitter. Taser infatti è il nome con cui viene indicata la pistola che lancia scariche elettriche, usata per lo più dalle forze dell’ordine per catturare i malviventi senza fare uso delle armi da fuoco. Taser è anche il nome di un personaggio dei fumetti (nome addirittura depositato e protetto dal copyright), l’acronimo di Thomas A. Swift’s Electronic Rifle, un personaggio che si ispira infatti alle armi da difesa per mezzo di elettricità. Su twitter l’hashtag Taser sta scalando la classifica dei più twittati: le battute si sprecano. Tornando invece alla tassa, come ha spiegato ieri Letta, si applicherà in un primo caso “a chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili di produrre servizi urbani. Le aliquote, commisurate alla superficie, saranno parametrate dal Comune con ampia flessibilità, ma comunque nel rispetto del principio comunitario “chi inquina paga” e in misura tale da garantire la copertura integrale del servizio”. Questa parte di tassa si chiamerà Tari. Nel secondo caso, denominato Tasi, pagherà chi occupa fabbricati: il comune potrà scegliere come base imponibile o la superficie o la rendita catastale.