Entro una settimana, ricevuto l’ok dal Senato, il Decreto del Fare dovrebbe essere tradotto in legge grazie al passaggio definitivo alla Camera. Tra le principali novità introdotte dal provvedimento, vi è l’estensione della Legge Sabatini – credito agevolato per gli investimeni in beni strumentali delle Pmi – anche per l’acquisto di hardware, software e e tecnologie digitali. E’ stato, inoltre, sbloccato il piano sblocca-cantieri per 3,5 miliardi di euro, mentre il Durt – documento unico di regolarità tributaria – è stato fortunatamente cancellato. Dopo averlo bocciato, poi, il Senato ha reintrodotto il taglio del 25% al compenso complessivo per tutti i manager pubblici che non rientrino nel tetto dei circa 300 mila euro. Nell’ambito della pubblica amministrazione, vanno in pensione i fax, che dovranno essere sostituiti, d’ora in poi, da trasmissioni telematiche. Viene, inoltre, nominato un comitato permanente che potrà, a sua volta, nominare un commissario straordinario, con poteri ispettivi, per la spending review. Viene confermata l’impignorabilità da parte di Equitalia dei beni essenziali quali la prima casa, mentre chi paga le multe entro 5 giorni avrà uno sconto del 30 per cento. Nell’ambito della giustizia, poi, le Corti d’Appello vengono rimpinguate con un ampliamento dell’organico di 200 giudici ausiliari, mentre torna l’obbligo di mediazione nelle controversie civili e commerciali.



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