Mario Draghi è intervenuto al convegno Europa e l’Euro, un affare di famiglia, svoltosi a Berlino, è ha detto la sua sull’attuale situazione economica. Secondo il presidente della Bce, i mercati finanziari mostrano una situazione, all’interno dell’Eurozona, migliore. Questo, tuttavia, ancora non si è tradotto in un effetto sull’economia reale. Ancora, infatti – secondo il numero uno dell’Eurotower – non si vede una ripresa generalizzata. Certo, la crescita dello 0,3 per cento del pil che si è registrata nei Paesi che appartengono all’euro è una buona notizia. Tuttavia, dopo sei mesi di crescita negativa, non possiamo fare altro che ritenere di essere ancora agli inizi. «L’economia resta fragile. La disoccupazione è ancora troppo elevata», ha detto Draghi, precisando come l’Ue sia riuscita a compiere notevoli progressi nel campo della stabilizzazione dell’area che ha la divisa. Progressi che ancora non si sono trasformati in più crescita a in maggiore occupazione. Di conseguenza, occorre «rafforzare l’Eurozona attraverso politiche sostenibili, una maggiore competitività e istituzioni comuni più forti é la nostra priorità oggi». Draghi ha concluso facendo presente che, per lo meno, i rischi sistemici sono calati rispetto al 2011.



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