E’ stato fissato a 294mila euro lordi il tetto massimo per gli stipendi dei vertici di Rai, Ferrovie dello Stato e Anas, come prevede quindi anche il trattamento economico del primo presidente della Corte di Cassazione. Per le altre diciotto società attualmente sotto il controllo del Tesoro, invece, è stato stabilito un tetto pari al 50 o all’80% di questa somma, a seconda del numero dei dipendenti, degli investimenti e del valore della produzione. Lo ha stabilito lo schema di decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) tramesso al Parlamento per i pareri delle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Il tetto massimo di riferimento verrà applicato “all’ammininistratore delegato, ovvero al presidente, qualora lo stesso sia l’unico componente del consiglio di amministrazione al quale siano state attribuite deleghe”. Nel caso in cui vi siano cumuli di incarichi, il Mef fa sapere che “il limite retributivo fissato dal decreto si applica ai due compensi cumulati”.



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