Altro che semplificazione normativa, sburocratizzazione e riduzione della tasse. Mentre il governo segna un punto a suo favore con la cancellazione della prima rata dell’Imu (ma sulla seconda è in alto mare) si apprende che entro lunedì 30 settembre i contribuenti italiani si troveranno a far fronte a ben 49 scadenze fiscali (più di 50 in certi comuni). Tra i soggetti che saranno sottoposti agli adempimenti tributari vi sono molteplici categorie, estremamente eterogenee: si va dalle Onlus ai lavoratori dipendenti, dagli artigiani ai proprietari immobiliari, dai commercianti ai pensionati. Perfino 4 tra le 5 istituzioni più alte – Quirinale, Senato, Camera, Corte Costituzionale – dovranno trasmettere alcuni elenchi. In molti casi non si tratterà di veri a propri pagamenti, ma del disbrigo di faccende burocratiche che, in ogni caso, costano alle imprese fior di quattrini. Secondo Unioncamere, 22 miliardi l’anno.



Per farsi un’idea della mole in questione, è sufficiente andare sul sito dell’Agenzia delle entrate, dove, per ogni mese, è disponibile una tabella in formato Pdf con tutte le scadenze da osservare. Delle 127 pagine del documento, ben 33 sono riservate al famigerato lunedì 30. In ogni caso, sarà utile ricordare che tra le più importanti scadenze vi è la presentazione per via telematica della dichiarazione Iva, Irap e del Modello Unico. C’è la possibilità di versare le imposte non pagate nel 2012 beneficiando di sanzioni ridotte e, per i disoccupati, di presentare il 730 a credito, così da ottenere nel minor tempo possibile i rimborsi dovuti.

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