Secondo l’Indicatore de Consumi rilevato da Confcommercio, il crollo dei consumi ha registrato una battuta d’arresto nel mese di luglio, segnalando pur sempre una drastico calo rispetto all’anno precedente. In particolare, il calo tra luglio e giugno è stato nullo, mentre quello tra luglio e i 12 mesi precedente è stato del 2%. Sembra un po’ poco, ma l’assenza di variazioni congiunturali negative per tre mesi consecutivi era un fenomeno che non si determinava dall’estate del 2011. «Le dinamiche rilevate dall’IcC sono in linea con quanto mostrato da altri indicatori. Le informazioni ad oggi disponibili portano a ritenere che, all’inizio dell’estate, l’economia italiana abbia raggiunto il punto di minimo del ciclo economico», ha fatto sapere il sindacato dei commercianti.
In particolare, nei primi sette mesi del 2012, l’indicatore ha segnato una riduzione del 3,7% a fronte del -3,2% dello stesso periodo dello scorso anno. In ogni caso, gli unici beni ad aver marcato segno positivo sono le comunicazioni (+1,1%). Il dato peggiore, invece, riguarda i beni e servizi per la mobilità (-4,1%)