Dal Workshop Ambrosetti, che si sta svolgendo sul Lago di Como, giunge l’ennesima brutta notizia per l’Italia, dopo le rilevazioni dell’Eurostat e dell’Ocse che anno certificato com il nostro Paese, unico tra quelli del G7, non sia ancora uscito dalla recessione. Sta circolando in queste ore, come riporta Il Corriere della Sera, un documento riservato secondo il quae l’Italia si trova al fondo della classifica dei Paesi più industrializzati. Nel 2013 il pil cala, infatti, dell’1,8% mentre per il prossimo anno è previsto un minuscolo 0,4 per cento di ripresa. Persino la Spagna fa meglio di noi. Nel 2013, infatti, il suo pil è calato meno del nostro, ovvero, dell’1,6 per cento. Con gli altri Paesi, poi, il gap è particolarmente accentuato. In Francia il calo è stato solo dello 0,2 per cento, mentre la Germani già quest’anno crescerà dello 0,4 per cento, l’anno prossimo dell’1,6 , più della media dell’Eurozona che crescerà, nel 2014, dello 0,9 per cento. Al vertice della classifica mondiale ci sono Cina e India, che crescono rispettivamente del 7,6 e del 5,5 per cento già quest’anno. Segue la Turchia, con una crescita del 3,6. Gli Stati Uniti, infine, crescono dell’1,7% quest’anno e del 2,8 il prossimo.