Fino a poco tempo fa, l’internazionalizzazione identificava prevalentemente l’attività di export esercitata dall’impresa. Ai giorni nostri il termine ha assunto una valenza più ampia in quanto la distinzione tra mercati interni ed esteri è sempre più labile per effetto della globalizzazione. Il libero movimento di merci e servizi, capitali e risorse, ha determinato un’economia sempre più integrata caratterizzata da un ambiente più competitivo.



Le “forme” dell’internazionalizzazione sono dunque molto più articolate e possono assumere gli aspetti di: collaborazione con imprese di altri paesi; apertura di filiali commerciali e/o produttive; franchising in mercati esteri; accordi di sfruttamento di brevetti o marchi o diritti di proprietà intellettuali; accordi di scambio tecnologie versus prodotti; accordi tra imprese di paesi diversi per offerte di logistica; ricerca di partner produttivi



Tuttavia le forme elencate non costituiscono la strategia dell’internazionalizzazione ma rappresentano in modo schematico le attività che spesso le imprese pongono in atto per affacciarsi ai mercati esteri.

Advantage Financial intende offrire un supporto alle imprese impegnate su questo fronte non solo operando all’interno di esse coinvolgendo tutta l’organizzazione aziendale nello svolgimento delle attività connesse con l’internazionalizzazione, ma individuando anche le aree e i mercati esteri in cui è più interessante e redditizio operare.

Si aprono due fronti sui quali Advantage Financial intende essere presente con i sui servizi; il fronte interno alle imprese che si dibattono con il problema della scarsità di tempo manageriale da dedicare all’internazionalizzazione, con la mancanza di risorse finanziarie da investire, sulla mancanza di conoscenza dei mercati esteri e delle normative che li caratterizzano. Il fronte esterno rappresentato dall’incognita dei paesi esteri ovvero delle normative che ne disciplinano gli investimenti e il concreto operare, le difficoltà logistiche, le incognite commerciali (quali partners scegliere in loco).



Esistono diversi metodi di selezione dei mercati esteri come pure sono diverse le azioni da porre in essere per approcciarli. Alcune semplici domande che l’imprenditore si pone valgono a esprimere la complessità dell’azione da svolgere: quale sarà l’impatto fiscale sulla mia azienda? Esistono delle aree geografiche in cui gli investimenti che intendo realizzare sono agevolati? Esiste un mercato dei consumi in grado di consentire alla mia azienda di collocare i propri prodotti? Esistono delle società in loco che possono collaborare con la mia azienda facilitandone l’attività?

A tutte queste domande, Advantage Financial intende dare delle risposte, offrendo servizi e accompagnando le imprese. I servizi offerti spazieranno dall’elaborazione di una strategia di ingresso nei mercato/Paese target all’individuazione dei canali distribuiti per il prodotto che si intende esportare; dalla promozione del prodotto all’elaborazione di un piano di marketing; dalla redazione del Business Plan e/o del Piano di Marketing alla ricerca dei finanziamenti necessari all’impresa per affrontare queste sfide; dall’assicurazione dei crediti all’apertura di branch o filiali estero, e così via.

Advantage ha analizzato i mercati dei paesi africani portando alla luce alcuni trend davvero sorprendenti, quali: negli ultimi dieci anni la crescita dei consumi in Africa è stata superiore a quella in India o Brasile; l’Africa ha lo stesso numero di città da 1 milione di abitanti dell’Europa; l’Africa oggi è più urbanizzata dell’India e poco meno della Cina; i ritorni degli investimenti in Africa sono tra i più elevati del mondo dal 2007: la crescita della produttività è stata generalizzata. Inoltre, si stanno affermando tre grandi mercati del consumo quali i Paesi ECOWAS, EAC e SADC.

L’apporto di Advantage Financial sarà prezioso per le imprese italiane che spesso commettono errori di approccio ai mercati esteri quali l’individualismo misto alla scarsa capacità di aggregazione imprenditoriale; altro fattore deleterio è lo scarso supporto bancario-finanziario unito alle non rilevanti dimensioni aziendali delle Pmi del tutto inadeguate ad affrontare le incognite estere. Infine, scarso approccio strategico e assenza di visione di lungo periodo unito a una avversione a effettuare investimenti diretti di presidio del mercato che si intende conquistare.

Le dimensioni della crisi economia, la sua persistenza ci dice chiaramente che non esiste altra via d’uscita se non quella di affrontare i mercati in espansione. Le imprese italiane – spesso di piccole e medie dimensioni – devono attrezzarsi meglio cercando di fare squadra e preservando al tempo stesso ciascuna la sua peculiarità. Il contratto di rete va affermandosi come lo strumento adatta a questo tipo di sfide, Advantage Financial fornirà “le istruzioni per l’uso”.