L’economia italiana è destinata a migliorare, ma rimangono critiche le condizioni del mercato del lavoro. E’ il quadro delineato da Bankitalia nel bollettino economico, da cui emerge che il Pil italiano, “sostenuto dalle esportazioni e dalla variazione delle scorte”, ha interrotto la propria caduta nel terzo trimestre del 2013. Le proiezioni sull’economia italiana per il prossimo biennio, prosegue il documento stilato a via Nazionale, “confermano un punto di svolta dell’attività economica alla fine del 2013”. Quest’anno, infatti, “si registrerebbe una moderata ripresa dell’attività, che accelererebbe ancora, in misura contenuta, l’anno prossimo”. Nel 2014 il Pil è destinato a crescere dello 0,7 per cento, mentre l’anno successivo l’aumento sarà di un punto percentuale. I rischi per la crescita, dunque, “restano orientati verso il basso”. Però, “se le condizioni di accesso al credito rimanessero restrittive più a lungo di quanto prefigurato o se i pagamenti dei debiti commerciali delle Amministrazioni pubbliche registrassero differimenti”, la ripresa degli investimenti sarebbe ritardata. Per quanto riguarda l’occupazione, nonostante i primi segnali di stabilizzazione e di aumento delle ore lavorate, “le condizioni del mercato del lavoro restano difficili”. Il tasso di disoccupazione, “che normalmente segue con ritardo l’andamento del ciclo economico”, ha raggiunto il 12,3 per cento nel terzo trimestre e sarebbe ulteriormente salito al 12,6 nel bimestre ottobre-novembre.