Giornata nera per le Borse europee, trascinate a fondo dalla paura che la Grecia possa uscire a dicembre dal piano di aiuti del Fondo monetario internazionale e tornare sui mercati obbligazionari. Il Ftse Mib di Piazza Affari ha chiuso in ribasso del 4,44% a 18.304 punti, tornando ai minimi da metà dicembre 2013, mentre l’indice di Atene ha lasciato sul terreno fino al 10% per poi chiudere al 6,25%: erano sei anni che non si registrava un crollo intraday così pesante. Le tensioni si allungano però a tutti i Paesi del Vecchio Continente: il Cac 40 di Parigi perde il 3,63% a 3.939,72 punti, l’Ibex di Madrid il 3,41% a 9.856,6 punti e il Dax di Francoforte perde il 2,87% a 8.571,95 punti. Non va meglio a Londra, dove l’Ftse 100 fa registrare una flessione del 2,83% a 6.211,64 punti. A Milano sono soprattutto le banche a soffrire, in particolare Banco Popolare che va sotto dell’8%: seguono Bper (-7,7%), Mps (-7,6%) e Bpm (-7,5%). Lo spread tra Btp e Bund si impenna raggiungendo quota 165 punti, con il rendimento del decennale italiano al 2,37%.