Chiusura più che positiva per Piazza Affari, che riesce a recuperare in parte la discesa degli ultimi due giorni. Il Ftse Mib ha infatti chiuso al +3,42%, trainato in particolare da Autogrill (+7,9%), Banco Popolare (+6,9%), Bpm (+6,5%) e Buzzi (+6%). Termina invece in ribasso Tenaris (-1,51%). Lo spread è ancora leggermente sceso, toccando quota 162 punti base.



L’apertura positiva di Wall Street porta Piazza Affari a guadagnare il 2,5%, con Banco Popolare e Bpm in rialzo di più di 5 punti percentuali. Da segnalare il +7,8% di Autogrill, miglior titolo del listino principale, mentre passa in rosso Tenaris (-0,72%). Lo spread continua a navigare tra 160 e 170 punti base.



Accelera il rimbalzo di Piazza Affari, che a metà giornata segna un rialzo del 2,1%. I titoli bancari sono tra i migliori del listino principale, dove spiccano anche Pirelli (+4,9%), Autogrill (+4,7%) e Buzzi (+4,45). Unico calo registrato tra le azioni principali è il -0,1% di Snam. Lo spread viaggia ancora sotto i 170 punti base, anche se in leggero rialzo rispetto a questa mattina.

La mattinata procede in verde per Piazza Affari, con il Ftse Mib che guadagna l’1,9%. Il listino principale è trainato con forza dalle banche, con Bpm al +4,7%, Mps al +4% e Unicredit al +3,2%. Lo spread è in discesa, avvicinandosi a quota 165 punti base.



Piazza Affari prova il rimbalzo e nei primi minuti di contrattazione si muove in territorio positivo, con un rialzo dello 0,3%. I titoli bancari, ieri in forte sofferenza, fanno segnare un timido rialzo, con Mps al +0,9%, Bpm al +1,8% e Unicredit al +0,3%. Bene FCA, che ritorna vicina a quota 7 euro ad azione. Lo spread è grosso modo stabile, vicino a quota 180 punti base

Mentre Wall Street viaggia intorno alla parità, le borse europee hanno recuperato terreno e Piazza Affari è riuscita a chiudere in calo dell’1,21%, sopra 18.000 punti. Sono diversi i titoli del listino principale che sono riusciti a terminare la giornata in rialzo. Tra tutti segnaliamo Tod’s (+3,5%), Saipem (+2,5%) e Finmeccanica (+1,6%). Le banche invece non hanno recuperato molto. Mps ha chiuso al -8,5%, Bpm al -4,4% e Unicredit al -2,9%. Male anche Telecom, che ha lasciato sul terreno il 3,7%. Lo spread è invece sceso sotto quota 180 punti base.

L’apertura di Wall Street, seppur in lieve ribasso, sembra portare un po’ di respiro alle borse europee. Milano ha recuperato un po’ di terreno e ora cede l’1,8%. Sul listino principale si vede finalmente un titolo in rialzo: Pirelli che guadagna lo 0,4%. Sempre pesante la situazione dei bancari, con Mps al -8,6%. Lo spread scende leggermente, avvicinandosi a quota 180 punti base.

A metà giornata la situazione di Piazza Affari migliora ma resta critica. L’indice principale, il Ftse Mib, cede infatti il 2,9%. Le banche sono sempre in pesante ribasso. Mps cede addirittura il 9,8%, mentre Bpm il 5,6%.  Madrid è linea con Milano, mentre la borsa di Bruxelles cede il 3,1%. Atene, invece, indicata come l’epicentro delle tensioni, è in rosso dello 0,7%. Lo spread è invece sceso più vicino a quota 190.

Piazza Affari accelera al ribasso. Dopo tre ore dall’apertura, il Ftse Mib cede il 3,4%, con una raffica di titoli sospesi per eccesso di ribasso. Ormai non è più solo il settore bancario a essere sospeso: anche Rcs, A2A, Prysmian sono state tolte dalle contrattazioni. La volatilità è quindi alta e la pioggia di vendite non si ferma. Intanto lo spread sfonda quota 200 punti base.

Dopo il tonfo di ieri, anche la giornata di oggi è all’insegna dei ribassi per le borse europee, compresa Piazza Affari. Se l’avvio è stato lievemente positivo, nel corso delle contrattazioni sono arrivate piogge di vendite, in particolare sui titoli bancari. E anche lo spread è tornato a salire. Le due cose, del resto, sono fortemente legate. Ma partiamo dai dati. Dopo due ore e mezza di contrattazioni, il Ftse Mib cede il 2,2%, tornando sotto 18.000 punti. Il differenziale tra il rendimento dei Btp decennali e i Bund di pari durata è invece salito a 190 punti base. Pare che la forte volatilità dei mercati sia determinata dai rischi che alcune banche greche non superino gli stress test della Bce. È anche per questo che i titoli più colpiti a Piazza Affari sono quelli bancari. E dato che le banche sono piene di titoli di stato italiani, aumenta anche il loro rendimento. Del resto, poi, l’aumento stesso del rischio percepito sui titoli di debito pubblico italiano alimenta i timori sulla solidità dei bilanci delle banche. Sul mercato italiano potrebbero poi forse pesare anche i dubbi sul fatto che la Legge di stabilità appena varata dal Governo venga bocciata dalla Commissione europea. Il rapporto banche-titoli di stato sembra comunque pesare anche a Madrid, dove l’Ibex cede il 2,2%: anche gli istituti di credito iberici posseggono molti Bonos.

Per chiudere ecco alcuni dei ribassi sul listino principale di Milano: Mps -7,9%, Bpm -5,2%, Telecom Italia -4,5%, Banco Popolare -4,1%, Azimut -3,5%, Ubi Banca -3,1%.