Chiusura positiva per Piazza Affari, che guadagna il 2,35%. Le banche terminano la seduta in rialzo, anche se inferiore rispetto ai massimi di giornata: Mps a +1,4%, Carige a +0,65%. Vediamo la chiusura degli altri titoli del settore: Bper (+4,09%), Banco Popolare (+1,16%), Bpm (+2,2%), Intesa Sanpaolo (+2,37%), Mediobanca (+4,67%), Ubi Banca (+3,26%) e Unicredit (+1,13%). Sul listino principale in evidenza Fca (+4,45%), Telecom (+4,52%), Azimut (+5,81%) ed Enel Green Power (+5,51%).
La giornata prosegue positiva per Piazza Affari. Continua anche il rimbalzo dei titoli bancari, con Mps che guadagna il 2,2%, mentre Carige il 2,6%. Bene anche le altre banche: Bper (+2,8%), Banco Popolare (+1,2%), Bpm (+2,7%), Intesa Sanpaolo (+2,1%), Mediobanca (+3,8%), Ubi Banca (+2,4%) e Unicredit (+1,2%). Il Ftse Mib sale dell’1,9% e sul listino principale svettano anche Enel Green Power (+3,9%) e Telecom (+3,1%).
Mps rimbalza, come tutte le banche e il listino principale di Piazza Affari. Il Ftse Mib guadagna infatti l’1,5%, mentre Montepaschi sale del 2,2% e Carige del 3,7%. In rialzo anche Bper (+2,9%), Banco Popolare (+1,7%), Bpm (+2,5%), Intesa Sanpaolo (+1,7%), Ubi Banca (+1,7%), Unicredit (+1,2%). Giornata particolare per Mediobanca, che sale del 3,2% e che vede riunirsi l’assemblea dei soci.
Mentre Wall Street lima le perdite, Piazza Affari ha chiuso la giornata con un calo del 2,4%. Mps, sorvegliata speciale di oggi, ha terminato le contrattazioni in calo del 21,5%, a 0,785 euro ad azione. Carige, altra banca bocciata dagli stress test europei, ha invece chiuso a -17,19%. La giornata si è confermata nera per il comparto bancario: Bper ha chiuso al -4,23%, Banco Popolare al -1,79%, Bpm al -4,43%, Intesa Sanpaolo al -3,14%, Mediobanca al -3,35%, Ubi Banca al -5,15%, Unicredit al -2,55%. Sul listino principale, giornata positiva solo per A2A (+1,57%) e Gtech (+0,05%). Nel frattempo Federico Ghizzoni, Amministratore delegato di Unicredit, ha fatto sapere che la sua banca non intende acquistare eventuali asset che Mps e Carige dovessero mettere sul mercato per reperire capitale da utlizzare per rientrare nei parametri imposti dagli stress test.
L’apertura lievemente in rosso di Wall Street non aiuta di certo Piazza Affari. Ma non va meglio nel resto delle piazze europee, tutte in rosso. In questo clima non positivo, continua la giornata nera delle banche. Mps, tornata agli scambi dopo un’altra sospensione al ribasso, è arrivata a cedere il 21%, salvo poi risalire al -18,9%. Carige cede il 13,5%, mentre Unicredit e Intesa Sanpaolo, che hanno passato gli stress test europei, registrano un calo intorno al 2%, in linea con il Ftse Mib. Di fatto sul listino principale non registrano perdite solamente A2A (+2,2%), Atlantia (+0,2%) e Moncler (in pareggio).
Mps crolla a Piazza Affari. Il titolo è stato sospeso ancora al ribasso e la perdita ha raggiunto ormai il 20%. Ricordiamo che non si tratta di vendite allo scoperto, bandite dalla Consob per le azioni della banca senese sia per oggi che per domani. Carige, altra banca bocciata dagli stress test europei, cede il 13%. In rosso anche le altre banche, i cui titoli primeggiano nella classifica dei più scambiati della giornata. Il Ftse Mib, intanto, cerca di recuperare terreno e ora cede l’1,5%.
Le banche crollano a Piazza Affari. La Consob ha deciso di vietare temporaneamente (oggi e domani) le vendite allo scoperto sul titolo Mps, che perde il 17%, mentre Carige cede il 15%. Non va meglio per le altre banche italiane, con una raffica di sospensioni per eccesso di ribasso: Bpm (-5,2%), Ubi Banca (-3,4%), Intesa Sanpaolo (-1,9%), Mediobanca (-3,5%) e Bper (-3,9%) sono state sospese per eccesso di ribasso. Nel frattempo il Ftse Mib cede il 2,2%.
Gli stress test sulle banche lasciano il segno a Piazza Affari. Mps è stata infatti sospesa per eccesso di ribasso e segna un calo teorico superiore al 15%. Carige è stata scambiata per pochi minuti tra una sospensione e l’altra, con un calo superiore al 17%. Montepaschi di Siena e Cassa di risparmio di Genova sono le uniche due banche effettivamente bocciate dall’Asset quality review compiuto su base europea e in particolare l’istituito senese, con uno short fall superiore ai 2 miliardi di euro, è la banca che è uscita peggio dagli stress test tra tutte quelle (130) esaminate. Va detto che anche Bpm, Ubi Banca e Bper segnano un calo superiore al 2%. Lieve calo per Intesa Sanpaolo (-0,6%), mentre sono in positivo Unicredit (+0,6%), Banco Popolare (+1,55). La giornata è ancora lunga e l’indice principale, dopo un avvio in rialzo, è passato in negativo. È noto comunque che il settore bancario è tra i principali di Piazza Affari, quindi il suo andamento influisce per forza su quello di tutta la borsa.