Piazza Affari chiude con un rialzo del 3,88%, grazie alle parole di Draghi e alle mosse della banca centrale cinese. In questo contesto, Mps chiude con un +2,2%, ben al di sotto della media delle altre banche. Infatti, Unicredit, Bper e Banco Popolare sono salite di oltre il 5%, mentre le altre hanno guadagnato almeno il 4%. Merito del discorso di Mario Draghi, che ha lasciato intravvedere agli occhi degli investitori la possibilità di un Quantitative easing della Bce in tempi brevi, e della Banca del popolo cinese, che ha tagliato di 4 punti decimali il tasso di interesse sui prestiti e dello 0,25% quello sui depositi, così da cercare di contrastare il calo della crescita del Pil.



La borsa, dopo le ultime dichiarazioni di Mario Draghi, ha accelerato il suo rialzo, portandosi al +2,3%, ma Mps resta ferma a +1,06%. Diversamente le altre banche del listino principale sono in rally, con rialzi intorno al 3%. Intanto la Consob ha deciso di multare Kmpg per aver violato i principi di revisione contabile nell’analisi dei bilanci di Montepaschi nel 2008 e nel 2009. La sanzione è di 450.000 euro. Secondo quanto riporta MF DowJones, Kpmg avrebbe già presentato un ricorso alla Corte d’Appello di Milano contro tale sanzione.



Oggi Mps prova il rimbalzo a Piazza Affari. La partenza positiva della Borsa spinge il titolo di Montepaschi al +1%. Recuperare il terreno perso nelle ultime sedute non sarà facile, molto dipenderà, come sempre, dall’andamento generale del listino principale e dalle notizie che arriveranno in giornata. Intanto Daniele Nouy, presidente del board di supervisione della Bce, ieri ha dichiarato che le regole europee riguardanti il capitale delle banche “contengono troppe opzioni e discrezionalità nazionali”. Un messaggio riferito a tutti i paesi, quindi, e non a uno in particolare. In effetti le singole banche centrali hanno ancora un certo potere rispetto alla vigilanza unica della Bce. 

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