Adusbef, la associazione che difende gli utenti dei servizi bancari e finanziari, ha depositato esposti e denunce a 130 procure della Repubblica e alle Procure Generali della Corte di Appello per protestare contro “lo scandaloso regalo di sette miliardi e mezzo di Euro dalla Banca di Italia, che è un istituto pubblico, alle banche e assicurazioni private”. Lo ha annunciato Elio Lannutti, presidente dell’associazione, in un articolo pubblicato di recente sul blog di Beppe Grillo: negli esposti si chiede alle Procure “di valutare tutta una serie di reati, che vanno dal concorso formale in reato continuato articolo 81, pene per coloro che concorrono in reato, circostanze aggravanti, abuso di ufficio, omissione di atti di ufficio, interruzione di pubblico servizio e pubblica utilità, riduzione in schiavitù, truffa, appropriazione indebita, abuso della credibilità popolare”. Vengono anche spiegati i motivi: “Se il governatore Visco anche di recente ha affermato che la Banca d’Italia è un istituto di diritto pubblico e che si attingono dalle riserve, che sono22 miliardi di euro, quelle riserve, che non sono le riserve valutarie e auree che sono 105 miliardi, sono le riserve straordinarie della banca di Italia, frutto anche del signoraggio, ossia l’emissione della moneta”, scrive Lannutti, secondo cui “si attingono sette miliardi e mezzo dal bilancio della Banca d’Italia, ente di diritto pubblico, per fare un regalo alle banche private, a Banca Intesa San Paolo, che ha oltre il trenta per cento, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena, Assicurazioni Generali, Inps, ecc.”. La stessa associazione ha anche presentato una “denuncia per danno erariale alla Procura Generale della Corte dei Conti e alla Commissione Europea, perché è un aiuto mascherato di stato, si tolgono soldi a un ente pubblico per regalarli a banche e assicurazioni private”.