Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge teso a ridurre i costi dell’assicurazione auto, “consentendo l’apposizione di alcune clausole contrattuali che mirano a vanificare le richieste fraudolente di risarcimento e ad assicurare riduzioni del premio assicurativo”. Lo si legge sul sito di Palazzo Chigi, dove viene sottolineato che questo meccanismo “abbasserebbe il prezzo finale per il consumatore, rispetto all’anno passato”. Il disegno di legge, prosegue il comunicato, prevede una serie di sconti per i consumatori e sanzioni, in caso di violazioni, per le assicurazioni. Ecco le principali misure:
1) Sconto del 7%, sulla media dei prezzi regionali, per l’applicazione della scatola nera. Sanzione da 5.000 euro a 40.000 euro in caso di mancata pubblicità o comunicazione.
2) Sconto del 5% e del 10% per risarcimento in forma specifica presso carrozzerie convenzionate.
3) Sconto del 4% per il divieto di cessione del diritto al risarcimento. Sanzione da 5.000 euro a 40.000 euro in caso di mancata pubblicità o comunicazione.
4) Sconto del 7% per prestazioni di servizi medico-sanitari resi da professionisti convenzionati con le imprese assicurative. Sanzione da 5.000 euro a 40.000 euro in caso di mancata pubblicità o comunicazione.
Il governo fa sapere che il totale delle riduzioni previste è del 23%. Ad esempio, “chi pagava un premio RcAuto di 1.000 euro all’anno, avrà una decurtazione a 770 euro”.
E’ stato definitivamente stralciato l’articolo 8 del decreto “Destinazione Italia”, contenente diverse modifiche in materia di Rc Auto. La decisione è arrivata durante la recente riunione dei capigruppo di maggioranza e governo a Palazzo Chigi. Esultano tutti, dai partiti di maggioranza a quelli di opposizione: “Un atto di giustizia nei confronti delle associazioni di tutela delle vittime della strada, dei consumatori e delle migliaia di piccole e medie imprese artigiane del settore dell’auto-riparazione”, ha detto Marco Di Stefano del Pd, componente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati. “La soppressione dell’articolo 8 del decreto Destinazione Italia è una chiara e limpida vittoria del MoVimento 5 Stelle – fanno invece sapere i grillini della Camera – Fin da subito ci siamo battuti contro un pacchetto di norme sull’Rc Auto che favorivano soltanto la lobby delle assicurazioni, a scapito dei carrozzieri indipendenti e degli automobilisti”. Però, come scrive oggi Valentina Conte su La Repubblica, “la battaglia di questi giorni in commissione Finanze della Camera racconta un’altra storia, fatta di lobby, pressioni esasperate, emendamenti trasversali scritti sotto dettatura (600 quelli iniziali), controproposte”. E’ infatti decisamente scontenta della decisione l’Ania, l’associazione delle assicurazioni, nonostante la forte azione di lobbying: “Il governo e il Parlamento hanno perso una grande occasione per ridurre i costi dell’assicurazione auto”, scrive Ania in una nota che, come fa notare Il Fatto Quotidiano, “suona quasi come una minaccia”. Secondo l’associazione, lo stralcio dell’articolo 8 del Dl Destinazione Italia “vanifica nell’immediato l’intenzione del governo di assicurare, grazie all’approvazione del provvedimento, una riduzione strutturale delle tariffe r.c. auto in Italia, obiettivo fortemente condiviso dal settore assicurativo che aveva offerto alle Istituzioni la massima collaborazione per identificare le soluzioni più idonee per arrivare a un sistema rc auto meno costoso e più efficiente”.