«I timori di Maroni per le conseguenze su Malpensa di un ingresso di Etihad nel nostro Paese sono incomprensibili, e rivelano una visione che risale al Paleolitico. L’unico hub vitale in Italia è Fiumicino, come confermano le scelte di Alitalia degli ultimi anni. Il numero di voli da un aeroporto piuttosto che da un altro sono scelti dal mercato, non dalla politica». Lo sottolinea Marco Ponti, professore di Economia dei trasporti al Politecnico, dopo che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha sottolineato: “Se il risultato del viaggio di Letta è quello di far entrare in Alitalia una società che poi chiude Malpensa, perché queste, mi pare di capire, sono le intenzioni, da parte nostra ci sarà la guerra”.
Professor Ponti, che cosa ne pensa delle dichiarazioni di Maroni?
L’opposizione di Maroni è incomprensibile, perché l’unico hub vitale in Italia è quello di Roma, mentre Malpensa pur essendo un grande aeroporto in quanto hub ha un ruolo molto limitato. Alitalia si è spostata su Fiumicino in quanto questa strategia le risulta più funzionale. L’ingresso in Alitalia da parte di Etihad, che ha soprattutto capacità intercontinentali, non si tradurrà ovviamente in un raddoppio di hub. Rimane verosimilmente tutto come prima.
Che cosa cambierà con l’ingresso di Etihad?
A cambiare sarà soltanto l’immissione di management e di soldi da parte di una compagnia più vitale. Mentre resterà invariata la situazione attuale che vede Alitalia fortemente radicata nell’unico hub possibile, cioè Fiumicino. Malpensa insomma non sarà danneggiata in alcun modo, anche se la nuova Alitalia che nascerà dall’ingresso di Etihad cercherà di portare passeggeri sul suo hub per i voli intercontinentali in partenza da Roma. Ma è esattamente quello che sta facendo già adesso, e non potrebbe fare diversamente.
La “guerra” di Maroni contro gli arabi rischia di fare scappare Etihad?
Qualcuno dovrebbe spiegarmi che cosa significa questa guerra, perché Maroni non può proibire i voli da Fiumicino. La scelta dell’hub spetta al mercato, o tutt’al più alla nuova Autorità di regolazione dei trasporti. Tutto deve avvenire però in un’ottica di maggiore competizione. Non è chiara quindi la guerra che ha in mente Maroni. Sarebbe assurdo che il governatore della Lombardia prendesse preventivamente posizione contro un’eventuale scelta di Etihad di ridurre i voli intercontinentali da Milano. I voli si fanno in funzione della domanda, a Milano la domanda c’è e quindi Etihad valuterà quali voli intercontinentali conviene fare da Malpensa, come fa Alitalia oggi, ma anzi con più muscoli.
L’ingresso di Etihad in Alitalia può essere il test per una nuova strategia di Etihad per espandersi a livello globale?
Questo Etihad lo sta già facendo, pur essendo la più piccola delle tre compagnie del Golfo. Ha già attuato delle strategie di ingresso con Air Berlin e con partecipazioni azionarie in compagnie svizzere. Etihad punta a portare via dei viaggiatori italiani alle altre compagnie. L’ingresso in Alitalia fa parte di quella strategia e per i viaggiatori italiani presenterà solo vantaggi. Più compagnie sono presenti in Italia e più robuste sono, più convenienti saranno le tariffe. Ci sarà una guerra spietata per prendersi i passeggeri a colpi di buoni servizi e di bassi prezzi.
(Pietro Vernizzi)