Ignazio Visco governatore della Banca d’Italia è intervenuto oggi all’assemblea annuale della società. Nel complimentarsi per le manovre di bilancio degli ultimi anni che stanno avvicinando l’Italia al pareggio strutturale dei conti pubblici, avverte che la ripresa sarà però lunga e difficile. E’ nella riduzione del rapporto tra debito e prodotto che si basa la sfida “ineludibile”, ha detto. Bene anche gli 80 euro in busta paga, ha aggiunto, che aiuteranno i consumi delle famiglie, ma si tratta comunque di una misura limitata. E’ il problema dell’occupazione che va risolto con azioni di sostegno alla crescita. Riforme strutturali che però vanno applicate perché lo stato dell’economia resta fragile: alla fine dell’anno scorso, ha detto, solo la metà dei provvedimenti attuativi delle 69 leggi di riforma approvate tra il 2011 e il 2013 era stata definitiva. Parlando di lavoro, Visco ha detto che nuovi posti di lavoro cresceranno lentamente, ma è necessario agire perché la disoccupazione non diventi strutturale. A proposito di imprese ha invece detto come il sistema bancario sia “stremato dalla crisi più delle imprese”: “le perdite su crediti accumulate dal 2008 ammontano a130 miliardi; quelle dell’ultimo biennio hanno assorbito pressoché per intero i profitti operativi”. Un invito poi alle imprese perché tornino a investire: “Il rapporto tra investimenti lordi e Pil è sceso di 4 punti percentuali dal 2007, portandosi nel 2013 al 17%, il minimo dal dopoguerra”. Più credito alle imprese ma anche più impegno da parte delle imprese a investire.