Tra le principali novità, ecco qualcosa da segnalare. Le spese di vitto e alloggio dei professionisti ad esempio non possono più essere fatturate e dedotte in quanto, si legge nel decreto, “non costituiscono compensi in natura per il professionista che ne usufruisce. Pertanto, il professionista non dovrà più ‘riaddebitare’ in fattura tali spese al committente e non dovrà più operare la deduzione del relativo ammontare”. Le dichiarazioni di successione vengono portate dalla soglia di 25822 euro a 100mila non contando immobili o diritti immobiliari. Per quanto riguarda invece gli adempimenti Iva, la soglia sale da 5mila a 15mila euro, inoltre “non vengono posti limiti all’ammontare dei rimborsi in favore dei contribuenti ‘non a rischio’ per i quali non è più necessaria la prestazione della garanzia a favore dello Stato”. Per la compensazione dei rimborsi da assistenza e compensi dei sostituti di imposta si userà la sola delega di versamento F24. 



Dal 2015, secondo quanto dichiarato dal governo, trenta milioni di italiani riceveranno la dichiarazione dei redditi pre compilata. In realtà, se si contano i dodici milioni che già fanno uso del Cud, a fare uso del nuovo modello saranno esattamente diciotto milioni di contribuenti. Come funziona? In pratica in due modi: se il contribuente controllandola noterà che tutto corrisponde a realtà, lo rimanderà indietro così come l’ha ricevuto, altrimenti potrà apporre delle correzioni. Il tutto andando su apposito sito ufficiale dove apparirà il modello 730. Il 730  precompilato sarà però anche reperibile dal proprio sostituto di imposta, nei centri di assistenza fiscale e da ragionieri e commercialisti. Entro il 28 febbraio del prossimo anno ogni contribuente dovrà inviare una serie di informazioni personali su oneri deducibili e detraibili: assicurazioni, interessi passivi sui mutui, contributi previdenziali. Ci sarà tempo fino al 7 marzo. Entro il 7 luglio si farà il controllo vero e proprio e ci sarà poi tempo fino al 10 novembre per eventuali rettifiche. Nel 2015 quindi le amministrazioni comunali avranno bisogno di diversi dati forniti dal contribuente per quanto riguarda familiari  a carico, mutuo, immobili, poi nel 2016 tutto funzionerà in automatico. Infatti grazie al tesserino sanitario sul modello andranno automaticamente anche tutte le spese sanitarie. Qual è lo scopo di tutto questo? Finire con le cosiddette tasse fai da te, spesso e volentieri ricche di errori, fatti senza malafede o con malafede per ingannare il fisco. 

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