Durante il suo intervento alla Giornata del risparmio, Giuseppe Guzzetti, Presidente dell’Acri, ha spiegato che “un dialogo positivo fra Fondazioni bancarie e Governo ha consentito l’istituzione in legge di stabilità di un fondo per contrastare la povertà, in particolare a favore dell’infanzia in difficoltà”. Le Fondazioni dell’Acri sono “orgogliose” di poter partecipare a “un fatto di grande civiltà'”, mettendo a disposizione del governo “risorse, competenze ed esperienze”. Guzzetti ha confermato anche lo sviluppo dell’iniziativa a favore dell’infanzia svantaggiata, negli intenti illustrati a papa Francesco durante l’udienza dello scorso 20 giugno.
“La presenza delle Fondazioni nel capitale sociale delle banche italiane ha consentito loro di rafforzarsi patrimonialmente, evitando che lo Stato dovesse per questo mettere le mani nelle tasche dei cittadini, come invece è’ avvenuto in altri paesi (Usa, Regno Unito, Spagna o la stessa Germania) dove invece l’intervento pubblico è’ stato pesantissimo ed è’ spesso ancora in corso”. Lo ha detto il presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti, aprendo i lavori della 91esima Giornata del Risparmio, a Roma e dedicata al tema “Risparmio è ripresa nella nuova Europa”. I “malintesi” frequenti sui rapporti fra Fondazioni e banche sono destinati ad essere superati dall’Atto negoziale stipulato con cui Acri e Ministero delle’Economia hanno avviato l’autoriforma degli enti, ha continuato poi sempre Giuseppe Guzzetti, aprendo il suo intervento. Guzzetti ha annunciato la volontà dell’Acri di fare il possibile perché le Fondazioni associate accelerino l’adozione del l’autoriforma entro la fine del 2015. Interessante poi il riferimento al caso scottante in tema di banche e reati, ovvero sulla Banca di Spoleto e la sua acquisizione da parte di Bando di Desio sul quale rimane l’ombra di una possibile indagine su Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia: sia il presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti, sia quello dell’Abi, Antonio Patuelli, hanno espresso con forza la loro “solidarietà'” al governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, indagato dalla Procura di Spoleto per la vendita della Popolare locale. Per Patuelli le ipotesi accusatorie contro la Vigilanza sono “incredibili, non provate e illecitamente propalate”, durissimo dunque come attacco.