“La Bce deve agire”. Queste le parole di Ewald Nowotny, membro tedesco del direttivo dell’istituto centrale, che oggi ha affermato, in un’intervista rilasciata a un quotidiano austriaco, la necessità che la Banca centrale europea si ponga il problema di colmare la lontananza dall’inflazione del target inferiore eppure vicino al 2%.



“Non ci sono ancora decisioni, ci sono discussioni”‘, ha precisato Nowotny, aggiungendo “Consiglierei di prediligere un atteggiamento prudente ma a mano ferma”.

Intanto, a metà seduta le Borse europee sono positive, incoraggiate dal buon andamento dell’attività industriale nella zona euro: l’indice Pmi del settore manifatturiero è cresciuto a ottobre a 52,3 da 52,0, contro previsioni che lo vedevano stabile a 52,0.



A Milano l’indice FtseMib sale dello 0,5%, la Borsa di Parigi sale dello 0,1%, Francoforte +0,5%.

In Europa il settore migliore è quello delle utility (Stoxx +0,8%), mentre scendono i titoli petroliferi (Stoxx -0,4%).

Il rialzo di Piazza Affari è guidato dalle utility, soprattutto quelle con attività regolamentate, dopo che l’ultimo documento dell’Authority per l’Energia profila un incremento delle tariffe.

Buono lo spunto di Telecom – che ha raggiunto nel durante una crescita del 4% sull’onda delle notizie seguite all’ingresso al 15% del finanziere francese Xavier Niel. In un’intervista il presidente di Telecom, Giuseppe Recchi, ha annunciato di aver incontrato Niel e di essere certo che “l’azienda rimarrà italiana”. Voci di stampa accreditano il gruppo francese Vivendi – nell’orbita del finanziere Vincent Bolloré, di volersi portare in Telecom da 20% attuale al 24,5%.



Il prezzo del greggio è in calo: Brent a 48,8 dollari (-1,5%), Wti a 45,9 dollari (-1,5%).