Confedilizia ha voluto fare il punto sulle agevolazioni Irpef e Ires contenute nella Legge di stabilità che riguardano i proprietari di immobili. Il bonus ristrutturazioni (anche per le parti comuni di edifici residenziali), che vale anche per la realizzazioni di box pertinenziali, resta al 50% con un importo massimo di spesa di 96.000 euro. Per quanto riguarda gli interventi per la riduzione del fabbisogno energetico, la detrazione è del 65%, mentre l’importo massimo varia a seconda degli interventi: per la riduzione del fabbisogno energetico di edifici esistenti è pari a 100.000 euro; per interventi riguardanti pareti, finestre (compresi gli infissi) su edifici esistenti è pari a 60.000 euro; per installazione di pannelli solari è pari a 60.000 euro; per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale è 30.000 euro. Per quanto riguarda gli interventi antisismici compiuti nelle zone sismiche ad alta pericolosità, il bonus è del 65% con un importo massimo di 96.000 euro. I soggetti che non pagano le tasse perché nella no tax area (e che quindi non potrebbero godere della detrazione) possono cedere il credito verso l’erario ai fornitori che hanno effettuato i lavori, pagandoli quindi di meno.
Per il mercato dell’auto ci sono buone notizie nella Legge di stabilità. Sono infatti previsti degli incentivi per il rinnovo delle flotte aziendali. Gli acquisti di mezzi che sono inerenti all’attività d’impresa potranno infatti godere di un maxi-ammortamento al 140%. Le “normali” vetture aziendali avranno anche loro un aumento dell’ammortamento, la cui consistenza effettiva e incidenza su detrazioni e deduzioni fiscali varierà a seconda dell’attività e del tipo di mezzo. Va anche detto che la norma ha effettivo retroattivo per gli acquisti effettuati a partire dal 15 ottobre 2015, in linea con quanto fatti per il “super-ammortamento” per l’acquisto di macchinari e impianti. Sono esclusi da questi benefici i veicoli in noleggio a lungo termine, ma non quelli in leasing. La norma potrebbe avere anche degli effetti indiretti sulla produzione industriale italiana, dato che negli ultimi mesi è stata parecchio trainata dal settore automotive.
Una delle novità della Legge di stabilità 2016 riguarda il voucher per i servizi alla persona In pratica le imprese potranno dar vita o consolidare pratiche di welfare aziendale mediante un buono acquisto per i propri dipendenti. Questi potranno servire per servizi di cura, assistenza familiare, baby sitting. Andrea Keller, amministratore delegato di Endered Italia, ha espresso soddisfazione per questa misura, spiegando che in Francia la sua applicazione ha aumentato il potere d’acquisto dei lavoratori, ottimizzato i costi delle aziende e fatto emergere del lavoro nero in ambito domestico. Si spera che risultati analoghi si possano raggiungere anche in Italia e che il voucher per i servizi alla persona trovi ampia diffusione.
Un provvedimento della Legge di stabilità impatterà sulla vita degli automobilisti italiani. L’autovelox, infatti, non servirà più soltanto a multare gli eccessi di velocità. È stato infatti stabilito che tramite questi apparecchi (compresi i tutor e i varchi di accesso alle zone a traffico limitato) sarà possibile verificare che i veicoli siano in regola con la revisione e con l’assicurazione rc. Questo provvedimento fa seguito a quello già in vigore che consente di non esibire più il tagliando giallo dell’assicurazione sul parabrezza dei veicoli. Dunque converrà essere in regola dato che ci sono molti “occhi elettronici” sulle strade italiane.
Il Canone Rai 2016 lo pagheremo in bolletta elettrica e rateizzato in 10 mesi (importo complessivo di 100 euro), come stabilito dalla Manovra 2015 appena approvata. Nonostante la Legge di stabilità 2016 contenga delle misure specifiche per le forze dell’ordine e degli investimenti sulla sicurezza, da Coisp, Consap, Sappe, Sapaf, Conapo e Sap, in rappresentanza della maggioranza del personale della polizia di stato, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale e dei Vigili del fuoco, arrivano delle critiche. I sindacati riconoscono che ci sono 150 milioni stanziati per la cybersicurezza e 50 milioni per gli equipaggiamenti, ma per il resto “non c’è nulla di nuovo sotto il sole”. Inoltre il bonus da 80 euro per gli appartenenti alle forze dell’ordine e della sicurezza viene giudicato “assolutamente insoddisfacente”, soprattutto perché non si tratta di una misura di carattere strutturale. I sindacati temono poi che possa essere una sorta di “escamotage” per evitare di rinnovare il contratto nazionale di lavoro. Di conseguenza le rappresentanze degli appartenenti alle forze dell’ordine e degli altri corpi citati chiedono un incontro con il Governo, anche perché vi sono delle carenze d’organico cui sopperire urgentemente.